restate in quella casa

“Restate in quella casa”. Con queste parole si concretizza Il desiderio di raggiungerti ancora oggi a fermarci con te sulla Parola.

Il discorso riguarda l’invio dei discepoli per l’evangelizzazione, siamo nel Vangelo di Luca al capitolo 10 tra i primi 9 versetti.

“Restate in quella casa” ! E poco più avanti: “Non passate da una casa all’altra”

Ma in quale casa rimanere? Da quale casa non andare via? 

È la casa dell’incontro. Il luogo della condivisione, lo spazio della ricerca di Dio fatta insieme, il simposio della comunione

Rimanere anche se la pace ritorna su di noi perché viene respinta, restare per confermare la forza di una presenza che supera la nostra inadeguatezza.  Rimanere non con presunzione o supponenza, sentendosi fautori di assolutezza, ma con umiltà; con il desiderio vivo e liberante di essere accanto, di condividere un dono.

Restate in quella casa mangiando e bevendo di quello che la casa ha.

Cosa può offrirmi la casa di una relazione, di una amicizia, di uno scambio fraterno, di un momento di incontro, di una sororità o fraternità o famiglia…. In cui oggi vivo?

Restate e… non passate da una casa all’altra!

Non cercate cioè il luogo perfetto, ideale, a misura…. 

Non illudetevi di dover incontrare il luogo in cui tutto fila liscio e la vostra vita è riconosciuta e apprezzata secondo le vostre categorie… Non vagate da un incontro all’altro cercando disperatamente voi stessi e il vostro appagamento…..

Restate in quella casa! La fatica, la gioia, il dolore o l’entusiasmo passeranno ma rimarrà solo la fedeltà e l’amore di un incontro profondo, di una verità diversa dalle apparenze, di uno sguardo non puntato su se stessi, ma sull’altro , di un cammino e soprattutto sul dono dell’amore che accende il cuore e non si può tenere per sé.

 Restate in quella casa!

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2 Commenti
  • Laguaragnella Maria
    Pubblicato alle 17:20h, 15 Febbraio Rispondi

    Posso venire a visitarvi e a pregare con voi?

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