carmelitane

monte Carmelo: Lasciare se stessi nella salita

Per salire il monte Carmelo è necessario lasciare… se stessi

“Niente ti turbi, niente ti sgomenti, tutto passa, Dio non muta. A chi Dio tiene, nulla manca, Dio solo basta” s. Teresa d’Avila È tempo di partire. Ma non si parte. Perché? Si sta a guardarsi intorno, una nostalgia senza fine come velo leggero si posa su ogni piccolissima cosa, una morsa di appartenenza attanaglia le viscere… tutto diventa importante, anche ciò che prima vestiva l’insignificanza. Cosa si lascia? le cose? o il significato cui esse rimandano? quante sillabe di vita e impronte di fatiche che rammentano fatti, persone, allegrie, simpatie… in fondo è un lasciare se stessi.

Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso… e mi segua. Parole che spaventano: rinnegare. Ma sarà così tremendo dire di no a se stessi? Turbamenti, angosce, vuoti… Dio solo basta. Nella bisaccia di chi lascia se stesso per seguire il Signore le perle del cammino: niente e tutto. Niente turbamento, niente sgomento, niente vuoto, perché chi ha la compagnia di Dio non manca di nulla. Tutto passa. Diceva Bernardo: “Quid hoc ad aeternitatem?” A cosa mi giova questo per l’eternità? Davvero rimarrebbero poche cose da portare con sé, se si pensasse all’eternità.

Al mattino quando suona la sveglia e ho sonno, quando qualcuno mi brontola, quando mi verrebbe voglia di rispondere male, quando mi scatta la violenza, quando non ho fantasia di nulla …. se mi chiedo: Cosa ti giova questo per l’eternità? forse la voce di mia madre diventa meno stridente, e l’impeto dell’ira si placa di fronte agli imprevisti e ai tormenti quotidiani, forse mi nasce il desiderio di cambiare il tono del mio vivere.. perché sette giorni fa Visma era fra noi nell’assemblea sinodale e ora non c’è più, perché Agnese rapita nel buio di una sera da una strada bagnata ha lasciato un vuoto incolmabile e il suo sorriso non restituisce la presenza, perché tutto passa e se Dio non basta, il vuoto fa impazzire. Niente ho da portare con me, niente perché tutto quello che mi serve l’ho già con me, sono io. Devo lasciarmi sì, ma non per buttarmi via. Devo saper scegliere di seguire Dio senza spezzarmi in due, in tre, in centomila, un pezzo di qua e un pezzo di là. Dietro di Lui sono chiamato ad andare tutto intero. E Dio mi basterà perché sarà tutto ciò che desidero, la pienezza della Vita. Non mi negherà ciò che mi ha dato in Cristo. Potrò dire con Lui: miei sono i cieli, mia è la terra, mia è la vita e ogni persona che amo, mio è l’oggi che vivo e il domani. E mentre cominci a salire il monte, il tuo cuore ti rassicura: Niente ti turberà, niente ti sgomenterà, tutto passa, Dio no. A te che hai Dio, nulla ti mancherà, Dio solo basta!

2 Commenti
  • Laura
    Pubblicato alle 13:17h, 14 Ottobre Rispondi

    Grazie

  • Mario
    Pubblicato alle 23:08h, 15 Febbraio Rispondi

    Buonasera
    Quando Dio si palesa alla sua creatura il monte Carmelo è ovunque.
    In città, in campagna, montagna, isole.
    Entra nell’anima della sua creatura con discrezione senza determinare disagio o imbarazzo; ci tiene a fare sentire la sua presenza attiva e proficua e costante; il disagio e l’imbarazzo sono in noi poichè non siamo all’altezza di corrispondere al suo dono
    Eravamo siamo e rimarremo esseri indegni; ma Lui conosce le ns miserie e fallacità, e più siamo ingrati peccatori più lui ci è vicino con il suo luminoso amore, viviamo in comunione con lui anzi in un divino ergastolo d’amore.
    Anche se mi sforzassi ( senza riuscirci) a non peccare a essere buono caritatevole perfetto penso che renderei il mio amato Dio disoccupato … cè un lavoro dà svolgere verso il prossimo … è c è molto da fare l unione fà la forza. In altre parole “ essenza e scopo della luce è diffondersi dove luce non c è.
    con affetto mario

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