La comunità è realmente l’ambiente dove ognuna singolarmente può maturare come persona, cristiana e monaca e operando vicendevolmente in comunione, nella corresponsabilità a quell’atmosfera spirituale che costituisce la forma di vita credibile, lo slancio carico di entusiasmo e letizia per vivere una vita di fedeltà sulle orme di Gesù. La comunità, nella ricerca di uno stile fraterno di vita sempre più conforme al Vangelo, accetta i suoi membri come immagine di Dio. Ognuna è per l’altra dono e segno della Presenza del Signore vivente.
L’esortazione vicendevole alla vigilanza e nell’apprendere giorno dopo giorno come e in che modo “essere sorelle”. Questo diventare sorelle che è la traduzione del vivere insieme, trova una sua declinazione nella concreta possibilità di sviluppare la propria personalità per mezzo della libertà e della responsabilità, con particolare amore per i valori della ricchezza che la nostra tradizione spirituale carmelitana porta con sé, con la loro carica di attrazione che esercitano in quanto capaci di comunicare al cuore dell’uomo di sempre. La spiritualità carmelitana vissuta in fraternità, rappresenta per l’oggi occasione di percorsi fecondi, porta a una “semplificazione” e autenticità di rapporti quanto mai necessaria in una realtà strutturata come quella in cui viviamo. E’ occasione di testimonianza di una gioia possibile attraverso lo stare insieme, la condivisione, la gratuità, la sincerità. Il seguire Gesù, il Cristo, con tutto il nostro essere e servirlo fedelmente con cuore puro e retta coscienza, è un impegno a vivere in Lui e permettergli di guidare le nostre vite, i nostri pensieri, sentimenti, parole, azioni, relazioni, in questa dinamica i rapporti fraterni entrano nel Mistero della sua presenza: ” Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne… Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio” (Ez 36,26-28).