la monaca carmelitana di Clausura: Missione

La monaca carmelitana di clausura:

missione

“al di sopra di tutte le cose fate che Dio sia il più amato” (Beata Francesca D’Amboise)

Missione contemplativa nella Chiesa

monaca carmelitana

 

29. Nel cuore della Chiesa “sarò l’amore” (santa Teresa di Gesù Bembino)

“La Chiesa durante il suo pellegrinaggio sulla terra è per sua natura missionaria” (AG, 2). E’ Chiamata e inviata da Dio per andare nel mondo e predicare la Buona Novella e così perpetuare la presenza del Cristo nella storia. Noi monache carmelitane di clausura dobbiamo sapere che siamo parte di questa Chiesa missionaria. La preghiera ci può aiutare nell’essere attente alle necessità delle persone, dal momento che per mezzo dell’orazione possediamo una immensa energia, capace di trasformare il mondo. Fino a quando l’attesa del Regno di Dio non giunga un giorno al suo pieno compimento, rimaniamo unite con l’umanità nelle sue difficoltà. Come donne consacrate, possiamo partecipare con amore alle lotte degli altri, essendo un simbolo di speranza per essi.

“L’amore solo fa agire le membra della Chiesa”. (santa Teresa di Gesù Bambino) “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”.( 1 cor 13,1-3). Con l’energia di quest’amore, noi monache di clausura operiamo misteriosamente nella crescita del Regno di Dio nel nostro nostro mondo, in maniera eminentemente spirituale. “Si, ho trovato il mio posto nella Chiesa…nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l’amore” (santa Teresa di Gesù Bambino).

Questa missione, fondata in un amore sempre crescente, assume nella vita della monaca carmelitana le seguenti forme:

30. Testimoniare il valore della contemplazione

La nostra vita claustrale è segno per tutta la Chiesa dell’esigenza assoluta dell’amore di Dio Come carmelitane diamo una risposta radicale alla chiamata del Signore consacrando la nostra vita interamente alla preghiera. Lo scopo di questo genere di vita è la contemplazione, cuore del carisma carmelitano. Vivendo in questo modo radicale, offriamo alla comunità ecclesiale una singolare testimonianza dell’amore della Chiesa per il suo Signore e contribuiamo, con una misteriosa fecondità apostolica, alla crescita del Popolo di Dio e testimoniamo la centralità della contemplazione nella vita spirituale. Le nostre vite silenziose proclamano al mondo che solo Dio può rispondere ai desideri infiniti del cuore umano.

31. Essere memoriale della Chiesa Sposa

Vari testi delle Sacre Scritture parlano della relazione sponsale del Signore con il suo popolo. I padri della Chiesa, i santi e i mistici hanno riconosciuto che l’unione nuziale dell’uomo e della donna con Dio è il fine per il quale sono stati creati sia l’uomo che la donna. La suprema dignità del genere umano è la sua chiamata alla comunione con Dio. In maniera speciale, questa dimensione nunziale appartiene a tutta la Chiesa. Senza dubbio, noi monache, per la nostra stessa natura di donne, mostriamo più intensamente questo mistero della Chiesa come sposa immacolata dell’immacolato Agnello. Nello stesso tempo, scopriamo in noi stesse questa dimensione nunziale e cresciamo nell’unione di amore con il Signore, così ci convertiamo in un vivo segno della Chiesa Sposa. Le nostre vite sono un “richiamo per tutto il popolo cristiano della vocazione fondamentale di ciascuno all’incontro con Dio, raffigurazione della meta verso cui cammina l’intera comunità ecclesiale, che vivrà per sempre come Sposa dell’Agnello” (VS, 4)

32. Portare frutto per il Corpo Mistico

La Chiesa afferma che ” Gli Istituti dediti interamente alla contemplazione , in modo tale che i loro membri si occupano unicamente di Dio nella solitudine e nel silenzio, in continua preghiera e intensa penitenza, conservano sempre, pur nella urgente necessità di apostolato attivo, un posto eminente nel corpo mistico di Cristo in cui,”nessun membro ha la stessa funzione” (Rm12,4)”PC,7 . Dobbiamo tenere sempre presente nei nostri cuori questa missione particolare , così spiegata dal magistero della Chiesa, per vivere conformemente al carisma carmelitano. La nostra vita di monache carmelitane contemplative è un sacrificio di lode offerto a Dio e che secondo il suo piano provvidente coopera alla santità stessa del popolo di Dio. Acconsentiamo dunque che per la grazia di Dio le nostre vite nascoste siano come una città situata su un monte, perché gli uomini vedano le nostre opere buone e glorifichino Dio nostro Padre.

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