L’Ave Maria è un’antica antifona mariana che si compone di due parti, la prima, la lode tratta dal vangelo di Luca e precisamente da Lc 1,28.42; la seconda parte è la supplica è stata introdotta dalla Chiesa.
Seppur l’uso di rivolgersi alla Madre del Signore con le parole dell’Angelo fossero precedenti, come troviamo tracce nelle Catacombe di Priscilla e in altri scavi, l’introduzione della preghiera è da attribuirsi al medioevo da parte dei monaci nei secoli IX e X.
Pio V inserì l’ Ave Maria nel breviario romano per la festa dell’Annunciazione nel 1568.
è possibile ascoltare l’ Ave Maria composta da Giuseppe (Bepi) De Marzi
« Ave Verum Corpus natum de Maria Virgine
Vere passum, immolatum in cruce pro homine,
Cujus latus perforatum unda fluxit et sanguine,
Esto nobis praegustatum in mortis examine.
O Jesu dulcis, O Jesu pie, O Jesu, fili Mariae,
Miserere mei. Amen. »
traduzione italiano
« Ave, o vero corpo, nato da Maria Vergine,
che veramente patì e fu immolato sulla croce per l’uomo,
dal cui fianco squarciato sgorgarono acqua e sangue:
fa’ che noi possiamo gustarti nella prova suprema della morte.
O Gesù dolce, o Gesù pio, o Gesù figlio di Maria.
Pietà di me. Amen. »
Tra i testi eucaristici più conosciuti, l’Ave Verum Corpus o brevemente Ave Verum è un testo poetico fatto risalire al XIV sec. Un tempo veniva attribuito a Innocenzo IV (1254) Tra i più suggestivi testi eucaristici dovrebbe essere tradotto nel suo inizio non limitatamente alle due parole ma “Ti saluto, in amoroso omaggio mi piego verso di Te, o vero corpo, nato dalla Vergine Maria…” L’atto confidente e adorante verso il Corpo del Signore che si riconosce come Pane di vita termina con la lode Jesu dulcis, Jesu pie o Jesu fili Mariae.
Questo canto che è possibile ascoltare è composto da Edward Elgar ed eseguito, come tutti i brani presenti nel sito dal coro delle Carmelitane di cerreto di Sorano.
In questo tempo quaresimale risuonano le parole di san Paolo ai Galati ” Non ci sia per me altra gloria che nella Croce di nostro Signore Gesù Cristo.” L’esperienza di Paolo diventa vita per coloro che alla sequela del Maestro prendono la propria croce e percorrono la strada verso Gerusalemme!
Mihi autem absit gloriári, nisi in cruce Dómini nostri Iesu Christi, per quem mihi mundus crucifíxus est, et ego mundo.
Il brano che proponiamo è l’antifona d’ingresso della Messa di san Giovanni della Croce, Carmelitano scalzo. La musica è composta da Stefania Bono. Le parole sono tratte dalla lettera ai Galati (4,16 )
Non ci sia per me altra gloria
che nella croce di nostro Signore Gesù Cristo:
per mezzo suo il mondo è stato crocifisso per me,
e io sono per il mondo. (Gal 4,16)
Preghiamo
Signore tu hai sorretto Giovanni della Croce lungo la notte oscura della lontananza attraverso l’amore a Gesù povero e crocifisso e la gioiosa rinuncia, donaci di seguirlo nella scalata della santa montagna che è l’incontro con te e di guardare a Lui e al suo insegnamento per giungere alla contemplazione del tuo volto e vivere per la tua gloria!