alla presenza di Dio

Quando mi chiedo …

Vive il Signore alla cui presenza io sto. ( !Re 17,1)

Vuoi conoscere questa vita e aspetti che qualcuno te ne parli. 

Cerchi qualcuno che ti dica del susseguirsi feriale di giorni consegnati all’Amore.

Non ti aspetti racconti di mondi magici, non ti interessano paradisi perfetti edulcorati di santità artefatta…

Tu vuoi sapere della ricerca di Dio per sentieri di normalità: ora strade impervie, ora dirupi scoscesi, ora deserti aridi e piatti… ora prati fioriti, verdi pascoli… : Tempo e luogo di incarnazione.

Accolgo io il tuo appello

a nome e voce di una comunità che solca il quotidiano nel Carisma del Carmelo, nel silenzio e nella solitudine di una vita monastica, contemplativa e claustrale.

Una comunità che cerca di stare nel dinamismo della conversione del cuore, aperta al “dialogo con la “Parola” che medita nel silenzio della cella e mentre le mani si muovono operose al lavoro; quando si inginocchia davanti al Tabernacolo e quando si accorge di non aver tolto i calzari prima di appoggiare il piede, sulla terra sacra dell’altro.

Una comunità che è animata da un sogno: vivere in ossequio di Gesù Cristo, secondo la Regola dei primi eremiti del monte Carmelo ma con i piedi ben fissati nel terreno della normalità dove essere donne è il primo luogo di incarnazione. 

Monache che attraversano la fatica di abitare le piccole cose, di costruire relazioni su azzimi di sincerità e verità.  

Persone che si misurano con la fatica di cuori da liberare ogni giorno da difese, pregiudizi, permalosità, manie… .

Donne che credono nella vita liturgica, la curano, vi attendono con amore ma che coltivano il senso della santificazione del tempo dentro i frangenti apparentemente più insignificanti o nascosti, tese ad onorare la Parola del Profeta Elia che dice: “Vive il Signore alla cui presenza io sto”.

Custodiamo

un silenzio necessario per aiutare il cuore a tenersi fermo alla presenza di Dio, ma sappiamo ridere e scherzare, alleviare il carico con tocchi di leggerezza e soavità… E sappiamo anche sbagliare… e ci riesce bene. 

Sono i momenti nei quali si allenta la vigilanza sul cuore che si allontana dal pensiero santo  e rimane incustodito come la casa che spazzata  e adorna , senza porte , lascia entrare il ladro e far portar vie più cose di prima.

Fatica e gioia di ricominciare si innestano sul “perché”… sul “per chi”

Amiamo la vita in comunità nei tempi definiti sapientemente dalla Regola.

Nel confronto aggiustiamo il tiro delle nostre presunzioni, dei nostri umori, delle nostre arroganti certezze ; delle nostre aridità… dei dubbi, dei cedimenti.

Al Carmelo

solitudine e fraternità si incontrano nell’abbraccio contemplativo che sempre volge lo sguardo a Dio e sempre cerca lo sguardo di Dio per vedere ogni cosa.

 Sono questi pochi spunti di una vita in cammino. 

Puoi raggiungerci, se vuoi, porgere delle domande, dare una tua testimonianza… puoi incontrarti insomma, se vuoi, con la nostra vita.

E soprattutto … lasciati raggiungere da Dio lì dove sei adesso.

Vive il Signore alla cui presenza io sto!

2 Commenti
  • Zecca Nadia
    Pubblicato alle 20:57h, 06 Ottobre Rispondi

    Lo sguardo rivolto a Dio… Alla ricerca della sua presenza d’amore…. ❤️

  • Marcella
    Pubblicato alle 21:35h, 16 Novembre Rispondi

    «Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità»

    Vi porto nel cuore costantemente, salda in quell’abbraccio contemplativo che non si può dimenticare.

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