Trasformati dalla Parola

Trasformati dalla Parola. La nostra via oggi si sviluppa da una Parola ascoltata molte volte ma che proprio perché Parola del Signore, opera ciò che dice proprio nel momento in cui viene accolta da un cuore in ascolto, attento, docile, desideroso di lasciarsi toccare e trasformare da essa.

Ci interpellano molto i versetti: 

«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

Alcuni verbi: venire, rinnegare, prendere, seguire, perdere…

Una cascata di emozioni e un dinamismo unico: decidersi per Cristo!

Venire: scegliere una condizione: Essere discepoli

Rinnegare: ancora scegliere una condizione: non riconoscere quanto di noi non corrisponde all’identità di discepolo.

Prendere. Di nuovo una scelta: assumersi la responsabilità di un cammino.

Seguire: la scelta è di procedere

Perdere: scegliere la logica del chicco di grano

Salvare: affidarsi e lasciarsi amare.

Trasformati dalla Parola …

Venire :

Essere discepoli: camminare dietro al maestro, sulle sue orme, secondo il suo stile

Quante volte anche noi, come Pietro osiamo prendere in disparte il maestro e rimproverarlo per la sua dichiarata adesione alla volontà del Padre: dare la vita per noi? Forse come Pietro crediamo di fare un gesto di affetto per il Signore, intimandogli di non pensare in modo così negativo…. E ci capita spesso quando la sua scelta di amore si incarna nella nostra vita e noi ricusiamo la sofferenza adducendo giustificazioni relativa alla nostra dignità, al nostro buon nome, alla nostra immagine…

Gesù ci chiede di venire dietro a Lui, di stare cioè nella condizione di discepoli con lo sguardo fisso sul maestro per aderire con la vita al suo stile di vita.

Rinnegare se stessi: 

Una sfida impari per la durezza di una parola che interpella al vigore e all’autenticità non al nichilismo a all’annullamento come erroneamente si potrebbe pensare.

Gesù infatti qui non ci chiede di svilire la nostra persona per esaltare la sua onnipotenza. Ci chiede piuttosto di guardare con onestà dentro di noi , di riconoscere le nostre ombre,  di dare forza e splendore alle nostre luci, di liberarci da ciò che deturpa la nostra somiglianza con lui.

Prendere la croce:

: L’identità del discepolo si sviluppa come una conformazione al Maestro.

La croce è il limite, la fatica, la difficoltà, la debolezza della natura .

Prenderla consapevolmente, non farsi schiacciare. 

Sceglierla come opportunità di redenzione.

E mi segua :

Stare nei giorni, nelle situazioni, nelle relazioni … consapevoli di essere dentro una sequela.

Perdere la vita: un cammino esigente ma fecondo ; una logica quella del seme che ha in sé la forza dirompente della vita ma che può sprigionarsi solo nel passaggio buio e nascosto del terreno;  dove il marcire e morire diventano condizione necessaria per dare frutto.

Salvare:

il progressivo e liberante processo di consegna e affidamento al Signore che accompagna e sostiene la nostra sequela; sorregge i  nostri passi vacillanti; sta con noi nel buio e nella perdita….

Si aprono nel cuore molti canali di incontro: la possibilità di cominciare, continuare, riprendere perché la sequela comincia ogni giorno e ogni giorno il Maestro rinnova l’invito, dal punto in cui siamo; con la capacità di ascolto che abbiamo; Nel rumore o nel silenzio dello spirito che cerca; nell’inquietudine e nella pace; nella fatica e nel riposo … Nel mio, nel tuo oggi.

Trasformati dalla Parola. Oggi , vuoi venire dietro a me?

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