l'esperienza dell'amore di Dio

Come bambini

Poche briciole ancora per continuare il tuo discernimento.

Ci viene incontro la vita e in essa la Parola che la Chiesa ci fa meditare nel giorno in cui festeggiamo Santa Caterina da Siena.  

Capita a tutti di vivere momenti più faticosi dove magari speri che almeno i più vicini ti comprendano Invece poi succede che proprio i più vicini, quelli che credevi più attenti, sembrano i più lontani e distratti 

Ci si sente come bambini che non sanno a che gioco giocare.

Ma ecco proprio in questa aria di perdita, con l’ascolto della Parola

 (In quel tempo, Gesù disse: 
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Mt 11,25-30).

 si aprono squarci inattesi, capovolgimenti apparentemente improvvisi che restituiscono speranza.

Sembra di rimanere soli, sembra che si allontanino tutti ma poi qualcosa ti fa intuire che Dio sceglie per preferenza

Riconosci ancora che Dio scommette quando tu vuoi smettere di farlo. Paradossalmente si appoggia alla tua debolezza, ti prende in considerazione proprio quando tu ti senti sbalzata a terra dal convoglio troppo rapido dei giudizi, delle critiche, delle assolutizzazioni, delle incomprensioni.

È indescrivibile la meraviglia che invade l’intimo e si trova la forza di procedere.

La forza arriva da un cambio di visione; cambia modo di vedere le cose, una nuova logica che è controcorrente, contromano, scavalca i pensieri deboli… e entra nel cuore.

Non esaltazione, solo una nuova strada.

Grazie a tale intuizione interiore sembra di comprendere meglio l’agire di Dio, di essere più disposti a riconoscere anche nel fondo dell’altro angosce e speranze, e di avere più capacità di inventare parole e gesti di vita. 

La nuova strada? … Squarci inattesi

La insegnano i bimbi; loro colgono l’essenziale: se gli vuoi bene o no.

Tutto qui! Cosi la nostra storia con Dio. Colgo che Dio mi vuol bene, mi vuole molto bene: sta al mio fianco e mi porta quel pane d’amore di cui ho bisogno nella mia stanchezza, nella mia confusione, nel mio disagio, quando credo di non farcela; e soprattutto guarda la mia finitezza, il limite, la debolezza, le ferite come risorsa da cui farmi ripartire affidandomi nuovamente il suo desiderio di bene per tutti.

Ricerca, movimento, lotta… una compulsione di abbracci tra miseria e ricchezza interiori, un campo di azione per Dio. Luogo di grazia e misericordia, spazio per la sua eterna, infinita tenerezza, campo di fiducia e ripartenza. 

Nessun commento

Aggiungi un commento