carmelitane

Santa Teresa di Lisieux

Per salire il monte è necessario lasciare… osando!

“Mi spinse a vele spiegate sulle onde della fiducia e dell’amore, che mi attiravano tanto forte, ma sulle quali non osavo avventurarmi” santa Teresa di Lisieux,  monaca carmelitana

Non osavo… quante volte il timore frena i passi del nostro andare. Non osavo… perché andare significa comunque perdere. E non si è convinti abbastanza che ci si perde veramente quando ci si ripiega su di sé e non ci si apre verso gli altri, che il perdere è legato allo star fermi e non al lasciare continuamente dietro le spalle ciò che è per avventurarsi verso il nuovo… è una legge naturale del resto: quando cammino, i metri che ho già percorso li lascio dietro di me, non me li porto!

Avventurarsi richiede coraggio, il coraggio della fiducia. Non si è pronti a lasciare quando si è mangiato il pane della sfiducia e la vita ha portato il conto di porte chiuse in faccia. Eppure la fiducia non si distrugge… l’avrai smarrita in quel momento di schianto, quando la delusione ti ha strappato di dosso ogni speranza.

monache carmelitane

noviziato

Se la ricerchi, è rimasta lì, a terra, magari intirizzita dalle gelide lacrime del dopo-delusione. E puoi ritrovarla, perché aspetta solo che la chiami: arriverà come una bimba che per quanto la bistratti non la smette di dirti con il suo sguardo innocente che la vita è troppo bella. Sulle onde della fiducia a vele spiegate potrai lasciare il passato come una coperta d’inverno che d’estate non ha più senso tenere addosso, come un quaderno di prima elementare che se ti ricorda le prime conquiste non ti impedisce di scrivere da adulto… lascia il passato, e con nuova fiducia avventurati ancora, incontro alla Vita!

Si lascia senza problemi quando si è certi che siamo qui per imparare ad amare, e se usando i colori non viene fuori un bel disegno non è perché i colori non sono buoni o tu non sei capace, ma perché vivere come disegnare è un’arte. Se si prende un pennello con la pretesa di essere già un pittore, forse la delusione non tarda ad arrivare: se invece avere in mano un pennello, significa imparare a dipingere, tutto ciò che viene fuori è semplicemente meraviglioso perché frutto di un impegno e di un desiderio… Mi attireranno le onde della fiducia e dell’amore, tanto fortemente che oserò avventurarmi?

1 Comment
  • Pingback:I santi testimoni dell'invisibile
    Pubblicato alle 18:53h, 15 Novembre Rispondi

    […] in questa fame che ci abita? Fame di un nutrimento che solo il Signore è capace di dare. Teresa di Lisieux intravede nel suo desiderare l’immagine del cielo: domenica infinite, rifugio eterno, eterna […]

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