“Tutto il bene dell’orazione è fondato sull’umiltà” (Vita X, 5)

Parto oggi da queste parole di Santa Teresa d’Avila per raggiungerti e fermarmi un po’ con te.

È uno spunto “tosto” … 

Riferendoci a lei possiamo collocare questa espressione nella dimensione esistenziale della sua consacrazione, dal suo incontro vitale con Gesù, nella sua “esperienza di preghiera, come dialogo continuo con Dio”, e nella sua “vita comunitaria, radicata nella maternità della Chiesa”, 

Per questa nostra “maestra di preghiera”, è stata “centrale” la “scoperta dell’umanità di Cristo”, da lei stessa descritta “in maniera vivace e incisiva, perché essa consiste semplicemente in «un rapporto d’amicizia con colui dal quale sappiamo di essere amati» (Vita, 8, 5)”.

La preghiera per la santa non è “riservata unicamente ad uno spazio o ad un momento della giornata “ma è continua, benché non sempre perfetta” e “ci chiede di essere perseveranti, fedeli, anche in mezzo all’aridità, alle difficoltà personali o alle necessità pressanti che ci interpellano”.

Ma ciò richiede umiltà.

Umiltà che non è trascuratezza esteriore né timidezza interiore dell’anima, bensì conoscenza delle proprie possibilità e di ciò che Dio può fare in noi”.  

Un’umiltà “fatta di accettazione di sé, di coscienza della propria dignità, di audacia nella testimonianza, di riconoscenza e di abbandono in Dio”.

Per me che oriento la mia giornata con la bussola della preghiera e per te che per un motivo o un altro ti lasci toccare da queste nostre semplici esperienze io chiedo: ma cosa significa essere umili?

Per scoprire la vera radice dell’umiltà bisogna riferirsi all’unico Maestro che è Gesù. Egli ha detto: “Imparate da me che sono mite ed umile di cuore ” (Mt 11,29). 

Che cosa ha fatto Gesù per essere e dirsi “umile”? Una cosa semplicissima: si è abbassato, è sceso. 

Trovandosi nella condizione di Dio, nella gloria, cioè in quella condizione in cui non si può né desiderare né avere niente di meglio, è sceso; ha preso la condizione di servo, si è umiliato facendosi obbediente fino alla morte (cfr. Fil 2,6ss). 

Vista in questo specchio, che è Gesù, l’umiltà ci appare non un sentire se stessi in modo basso, ma una questione di fatti. di gesti concreti; non una questione di parole, ma di realtà, di azioni.

L’umiltà è la disponibilità a scendere, a farsi piccoli e a servire i fratelli; è la volontà di servizio. 

E tutto questo, fatto per amore, non per altri scopi. 

Essere umile secondo il modello di Gesù significa non vivere solo per se stessi (cfr. 2 Cor 5,15). 

Quando noi cerchiamo il plauso, i riconoscimenti, manchiamo di umiltà perché rompiamo la gratuità. In quel momento stiamo ricercando la nostra ricompensa. 

 L’umiltà poi è verità. 

E’ ripristinare la verità circa noi stessi, è riconoscere che il nostro posto non è stare sopra gli altri, ma sotto. 

Ancora S. Teresa d’Avila ha scritto: “Mi chiedevo una volta perché il Signore ama tanto l’umiltà, e mi venne in mente d’improvviso, senza alcuna mia riflessione, che ciò deve essere perché egli è somma Verità e l’umiltà è verità”. 

L’umiltà è un atteggiamento verso noi stessi, verso gli altri, o verso Dio? 

L’umiltà è sorella gemella della carità; come la carità si esprime in due atteggiamenti legati intimamente tra di loro: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore e il prossimo tuo come te stesso”, così è dell’umiltà. 

L’umiltà vera consiste nell’essere umili con Dio e umili con il prossimo: le due cose insieme. Non si può essere umili dinanzi a Dio, nella preghiera, se non lo si è con i fratelli.

L’umiltà attira la compiacenza di Dio, l’umiltà ci riconcilia con i fratelli.

Allora ti invito a pregare con me  con le parole del Salmo 131 invocando per noi i frutti dell’umiltà:

“Signore, non si inorgoglisce il mio cuore e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze (la sobrietà!), lo sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia “.

2 Commenti
  • Luciana
    Pubblicato alle 19:48h, 14 Agosto Rispondi

    Questo Salmo mi ricorda un momento particolare; non sapevo cosa potessi fare di gradito a Dio. Vero era che ho marito,tre figli, e in quel periodo lavoravo ancora come infermiera. Mi vennero nel cuore le parole di questo Salmo. Ora é di nuovo qui ed é il momento di pregarlo.
    Chiedo anche la vostra preghiera per la mia famiglia e soprattutto per Elisa , per la conversione e la sua felicità (quella vera). Grazie di cuore.

  • AM
    Pubblicato alle 22:11h, 15 Agosto Rispondi

    Non vado in cerca di cose grandi,superiori alle mie forze, ma non sono tranquilla, né serena….non sento di avere il dono della fede…….sono dubbiosa e insicura…pregate per me !

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