Gesù cammina sulla via III dom T.O. A

[…] Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli …. e li chiamò «Venite dietro a me, … vi farò pescatori di uomini…

Quella rappresentata nella pericope evangelica odierna è una scena di una spiazzante normalità e al tempo stesso di grande singolarità. Mi immagino persone indaffarate nelle loro occupazioni quotidiane, preoccupate di guadagnarsi il pane, uomini comuni, dediti al lavoro, conoscitori della stanchezza, abituati a faticare senza guadagnare, a dialogare con la voce della natura e a sottomettersi alla sua forza … Gente, impastata di concretezza per la quale, suppongo, sia difficile trovare il tempo per fantasie rivoluzionarie o per idee religiose alienanti ….

Gesù camminava con loroChe significherà mai “vi farò pescatori di uomini”. … già è così difficile pescare pesci e sbarcare il lunario facendo i pescatori di pesci … Chi sarà mai questo uomo di Galilea che passando chiama dietro a sé … che vorrà mai ? Alcuni gettano le reti in mare, altri le riparano ma al suo passaggio, lasciano le reti , il padre , la barca … cose e persone, beni e affetti. […] Ed essi subito lasciarono …

Cosa sarà stato mai a determinare questo scatto di adesione immediata e totalizzante?

Mentre camminava lungo il mare di Galilea … vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare

Gesù cammina sulla via della quotidianità di quegli uomini, vede il loro vissuto, scende in campo, cioè, ad incontrare i loro bisogni, le loro speranze, le loro fatiche, le loro arrabbiature, i loro fallimenti ad assumere la loro ferialità come condizione imprescindibile per un annuncio di eternità: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.

Gesù non si presenta a questi semplici, e forse rozzi pescatori, come un venditore di false promesse, come un qualsiasi battitore libero o come un fanatico trascinatore di folle. Non li estrae dal loro contesto di vita ordinaria per poi proporre una filosofia di vita, non li coopta per indottrinarli ma li attira, li attrae, li sceglie con un fascino disarmante, irresistibile fuori da ogni logica umana e amorosamente autorevole.

Gesù si confonde tra i loro occasionali incontri di ogni giorno per diventare “l’Incontro”, destabilizza i loro affetti per stabilizzarli in un nuovo e stravolgente modo di amare, li distoglie dal lavoro e dalle cose importanti per restituirli all’Unico Necessario, entra nelle loro storie di vita per scrivere la loro “ Storia di salvezza ”.

Gesù, conosce le loro cartine di tornasole, sa bene di che pasta sono fatti, conosce le attese nascoste in quelle reti gettate in mare, conosce l’umanità ferita e lacerata di quelle reti da riparare e penetra, con uno sguardo amante, coinvolgente, fiducioso, restitutore di dignità il loro vissuto dentro le loro esistenze capovolgendole, rendendoli, senza sconti, pescatori di uomini, capifila di una innumerevole schiera di testimoni e apostoli di tutte le generazioni che, affascinati da questo sguardo irresistibile, hanno lasciato barca e reti e, come i primi, lo hanno seguito fino in fondo sine glossa.

Ancora oggi, ogni giorno, sulle spiagge più o meno affollate della vita, con la sua Parola, i sacramenti, attraverso gli avvenimenti, le situazioni, le persone … Lui passa desiderando di incrociare lo sguardo con il tuo, si proprio il tuo, smarrito o sicuro che sia, alla ricerca o altezzoso, accecato, miope o lungimirante, limpido o torbido, profondo o superficiale ….. Si ferma sulla tua spiaggia, sia che tu stia per pescare, sia che tu sia intento a riparare la tua rete, passa quando hai la rete piena e quando torni a riva deluso perché non hai pescato nulla … Lui passa e sosta nella tua esperienza di umanità per esaltarne la bellezza o per ri-umanizzarla, per farti fare il punto della tua vita o per proiettarti in avanti con una visione … Lui passa continuamente per svelarti, accendere, o riaccende quella scintilla di Dio che, senza sapere, porti dentro, nascosta nella tua sete di felicità e pienezza e attende solo che tu gli apra uno spiraglio, anche una ferita che diventi feritoia per la Sua Misericordia, ed entrare, incontrarti, scrivere insieme a te la tua storia d’amore con Lui, sanare i tuoi affetti, qualificare i tuoi incontri, stabilizzarle tue relazioni autentiche renderti pescatore di senso, pescatore di futuro, pescatore di speranza, pescatore di Dio.

Fermati oggi sulla riva del tuo mare e prova a riconoscerlo mentre passa …. perchè Lui, stanne certo, sta passando!

1 Comment
  • Pingback:Ignea Sagitta
    Pubblicato alle 22:58h, 25 Gennaio Rispondi

    […] Vangelo della domenica III domenica […]

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