Fraternità orante

Riunite insieme nel suo nome

fraternità

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La prima cosa che possiamo “respirare” a pieni polmoni, come aria di casa accostandoci al Carmelo, alla sua spiritualità, alla tradizione che contraddistingue uomini e donne che hanno avvertito il fascino di coloro che nello stesso solco hanno seguito le orme di Gesù ( obsequium ) attratti da un monte (il Carmelo) che per loro è divenuto simbolo di un percorso fino a essere figura di Lui stesso, e con passione hanno scelto di intraprendere il “santo viaggio” , di iniziare questa scalata, riconoscendo in Gesù l’unico necessario, è proprio quella di essere un’esperienza trasmessa da fratello a fratello, da sorella a sorella, da padre a figlio, da madre a figlia. E’ un’esperienza di grazia che viene comunicata attraverso un rapporto di “affezione” che vede dei fratelli e delle sorelle riunite insieme nel Suo nome.  La fraternità al Carmelo ha un tratto proprio ed è il “luogo” preferenziale dell’esperienza di fede. Tutto nel nostro cammino si semplifica, occorrono poche cose e la fraternità e la testimonianza è uno di quei “luoghi” che ci concede  l’accesso all’esperienza di Cristo vivente in mezzo a noi. Non incontriamo Gesù faccia a faccia, non lo vediamo così come Egli è (questo sarà possibile nella vita eterna) ma il Signore viene incontro a noi, si presenta proprio attraverso le sorelle.

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“E’ un incanto come Lui manifesti se stesso, proprio nel volto di chi mi ha messo accanto, che non avrei mai scelto secondo logiche umane. Del resto Lui mi ha sempre parlato attraverso alcuni episodi, alcuni incontri. Non potrò dimenticare quanto significative nel cammino siano state le situazioni in cui certe persone, anche loro insaputa, mi abbiamo parlato alla vita. Ricordo ancora il supplente del mio prof. di religione al liceo, appena entrato in classe, l’autorevolezza con cui a richiamato a sé noi ragazzi catturando da subito la nostra attenzioni con brevi, poche parole e iniziandoci a parlare in modo così coinvolgente e affascinante da non poter quasi resistere, ci sentivamo calamitati dal suo linguaggio, dalla verità delle sue parole, dall’esperienza di vita che trasmetteva. Certamente  aveva un dono particolare, un “carisma” direbbero alcuni, credo fosse una persona che con molta umiltà dava ciò che lui stesso aveva a sua volta ricevuto, l’incontro con una Presenza che cambia la vita, questo le persone lo percepiscono e non ne possono restare che afferrati perché è un’altro che “bracca” con la Sua verità e il Suo fascino!!   Risuona ancora in me la  parola di speranza e apertura in quella suora incontrata a un campo scuola, quando lessi la gioia nel suo volto incrociando quello sguardo mi dissi “anch’io voglio questa felicità!”…

In questo stesso orizzonte possiamo individuare come trovino posto altri elementi del carisma carmelitano quali : il “meditare giorno e notte la Parola del signore“, il silenzio  e la solitudine,  la puritas cordis. In rapporto a quest’ultimo atteggiamento interiore possiamo notare come chi volge lo sguardo su Gesù non può che percepire il suo sguardo che fa nascere dentro il desiderio autentico del cambiamento è lì che ha origine la puritas cordis, proprio in questo desiderio che consente di decifrare la realtà con il suo nome e aiuta virilmente nella lotta quotidiana per portare i pesi le une delle altre. Qui ha scaturigine quell’affezione capace di sorreggere, perdonare, correggere, trasformare il mondo!

Ogni fraternità autentica è un’esperienza di profondo cambiamento che richiede un cuore rinnovato in una conversione quotidiana. L’aspetto della purezza di cuore è strettamente intrecciato alla dimensione fraterna. Ciò smussa ogni aspetto e sentimentale e meramente umanistico. Le sorelle sono segno efficace della presenza di Gesù nella nostra vita, la vitalità del suo sostegno, la vivacità del suo consiglio, la profondità del suo conforto, l’anticipazione della comunione finale in una gioia che non avrà fine.

2 Commenti
  • Pingback:Ignea Sagitta
    Pubblicato alle 18:34h, 15 Gennaio Rispondi

    […] insieme alla difficile arte del crescere e dello scegliere ciò a cui siamo chiamati… leggi altro Fraternità orante La prima cosa che possiamo “respirare” a pieni polmoni, come aria di casa accostandoci al […]

  • Pingback:Ignea Sagitta »
    Pubblicato alle 08:36h, 19 Gennaio Rispondi

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