
04 Apr Settimana Santa
Eccoci nella settimana in cui avvengono le cose supreme.E ci ritrova così, povere creature fragili, involucrati dalle nostre armature difensive dell’ego schiacciato sotto il peso delle nostre paure; distolti dalle preoccupazioni; coinvolti o stravolti dai nostri voli emozionali.
Ma è una settimana tutta da vivere in profondità, con la coscienza di esserci- nonostante la miseria- per accompagnare il Signore nelle ore di passione e paradossalmente così lasciarci accompagnare da lui nelle nostre inevitabili salite.
Contemporanea a noi è la croce.
E noi come le donne al calvario vogliamo tenacemente esserci con gesti buoni per dire l’amore; con parole e azioni di perdono, con la ricerca del dialogo e della riconciliazione… tutti i gesti possibili inventati dall’amore.
Un mondo scomposto a volte ci abita dentro; un mondo agitato: Eppure basterebbe un piccolo sguardo per la tenerezza, per leggere i segreti del cuore.
Un mondo che non vuol capire.
Provo a difendere questa semplice ma straordinaria esigenza.
Le mani sulla parte di cuore più nuda; ascolto per la voce più lontana dal cielo; disponibilità per i pezzi di vita più vicini alla polvere delle cadute. Viaggio sereno sui sentieri del cuore per raggiungere l’altro.
Una carezza come un: “ ci sono” sulle fatiche, sui passi incerti, sugli scivoloni . un andare con piedi umani che faticano e inciampano verso chi percorre i miei stessi sentieri di scoscesi di claudicanze e fallimenti.
E il più duro sentiero è la morte.
Morire a se stessi, alla propria auto celebrazione, al proprio io.
Ed eccoci ancora nell’onda di un discernimento…. Abbracciare i piedi di Dio per dire: ‘Dove andrai Tu, andrò anch’io; dove Tu ti fermerai, mi fermerò anch’io; porrò i miei passi sulle orme dei tuoi passi!” Ti accompagnerò, ci accompagneremo. E poi accogliere e riversare a dismisura balsamo di comprensione e rispetto anche più di ciò che serve per continuare la strada
Capirsi e donarsi in gesti di appartenenza e incontro.
Gesti intensi, di gratuità e di tenerezza che toccano il profondo e lo fecondano di vita.
Cosi attorno si spande la buona fragranza dell’amore che tutti raggiunge.
Che cosa cambia nella storia della tua vita questo profumo?
È gioia; è dono gratuito.
È un di più indispensabile; un superfluo, necessario ad una vita abbondante!
Il profumo è amore: Ricordo buono per quando ancora cadrò, sbaglierò, mollerò!
Relazioni che riscattano e danno forza per camminare dentro i giorni supremi.
Allora giorno per giorno, ora per ora, goccia per goccia, imparare ad essere profumo versato per qualcuno -un amico o un povero, Dio o un amore- in ascolto, tempo, affettività, la propria stessa pochezza e soprattutto offerta e preghiera. Imparare a bruciare in uno slancio tutti i propri patrimoni di calcoli e di tristezze.
Provare con un “si” vero ad accompagnare il Signore in questa salita, passo passo.
Non con grandi cose, ma piccole cose fatte con grande amore.
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