Settimana Santa

Eccoci nella settimana in cui avvengono le cose supreme.E ci ritrova così, povere creature fragili, involucrati dalle nostre armature difensive dell’ego schiacciato sotto il peso delle nostre paure; distolti dalle preoccupazioni; coinvolti o stravolti dai nostri voli emozionali.

Ma è una settimana tutta da vivere in profondità, con la coscienza di esserci- nonostante la miseria- per accompagnare il Signore nelle ore di passione e paradossalmente così lasciarci accompagnare da lui nelle nostre inevitabili salite. 

Contemporanea a noi è la croce.

E noi come le donne al calvario vogliamo tenacemente esserci con gesti buoni per dire l’amore; con parole e azioni di perdono, con la ricerca del dialogo e della riconciliazione… tutti i gesti possibili inventati dall’amore.

Un mondo scomposto a volte ci abita dentro; un mondo agitato: Eppure basterebbe un piccolo sguardo per la tenerezza, per leggere i segreti del cuore. 

Un mondo che non vuol capire.

Provo a difendere questa semplice ma straordinaria esigenza. 

Le mani sulla parte di cuore più nuda; ascolto per la voce più lontana dal cielo; disponibilità per i pezzi di vita più vicini alla polvere delle cadute. Viaggio sereno sui sentieri del cuore per raggiungere l’altro.

Una carezza come un: “ ci sono” sulle fatiche, sui passi incerti, sugli scivoloni . un andare con piedi umani che faticano e inciampano verso chi percorre i miei stessi sentieri di scoscesi di claudicanze e fallimenti. 

E il più duro sentiero è la morte.

Morire a se stessi, alla propria auto celebrazione, al proprio io. 

Ed eccoci ancora nell’onda di un discernimento…. Abbracciare i piedi di Dio per dire: ‘Dove andrai Tu, andrò anch’io; dove Tu ti fermerai, mi fermerò anch’io; porrò i miei passi sulle orme dei tuoi passi!” Ti accompagnerò, ci accompagneremo. E poi accogliere e riversare a dismisura balsamo di comprensione e rispetto anche più di ciò che serve per continuare la strada

Capirsi e donarsi in gesti di appartenenza e incontro. 

Gesti intensi, di gratuità e di tenerezza che toccano il profondo e lo fecondano di vita.

Cosi attorno si spande la buona fragranza dell’amore che tutti raggiunge. 

Che cosa cambia nella storia della tua vita questo profumo

È gioia; è dono gratuito.

È un di più indispensabile; un superfluo, necessario ad una vita abbondante! 

Il profumo è amore: Ricordo buono per quando ancora cadrò, sbaglierò, mollerò! 

Relazioni che riscattano e danno forza per camminare dentro i giorni supremi.

Allora giorno per giorno, ora per ora, goccia per goccia, imparare ad essere profumo versato per qualcuno -un amico o un povero, Dio o un amore- in ascolto, tempo, affettività, la propria stessa pochezza e soprattutto offerta e preghiera. Imparare a bruciare in uno slancio tutti i propri patrimoni di calcoli e di tristezze. 

Provare con un “si” vero ad accompagnare il Signore in questa salita, passo passo.

Non con grandi cose, ma piccole cose fatte con grande amore.

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