carmelitane

come carmelitane

“Noi carmelitane condividiamo la sete di Dio delle persone del nostro tempo. Questa sete di spiritualità oltrepassa i confini del cristianesimo e spesso si trova, nascosta, anche nelle persone che non professano nessuna religione. Significativo e noto al riguardo è il gesto compiuto da S. Maria Maddalena de’ Pazzi quando in piena notte, correndo per tutto il monastero si era attaccata alle campane e aveva suonato a lungo gridando “Venite ad amare l’Amore!”. Fiorisce così un aspetto apostolico, espresso dalla stessa santa con il suo ardente desiderio per l’espansione della Chiesa…Maria Maddalena pone la sua esistenza orante e verginale ne “cuore della Chiesa”, e si aggancia alla feconda efficacia del “sì” pronunciato da Cristo e da Maria. a disponibilità orante si è tradotta nella santa fiorentina in autentica esperienza di croce, a beneficio della Chiesa e del mondo. Il mondo e la Chiesa attendono oggi da noi carmelitani, uomini e donne di contemplazione e fraternità, che viviamo personalmente e profondamente la spiritualità nostra e che la condividiamo con gli altri. Santa Maria Maddalena ci ricorda delle richieste assolute dell’amore di Dio. La sua vita radicale dà testimonianza alla centralità della contemplazione per la vita carmelitana e dà testimonianza al mondo che solo Dio può rispondere ai desideri infiniti del cuore umano” (L’amore di Cristo, nn.22.29) Come Carmelitane dobbiamo essere capaci di captare questa sete di spiritualità dovunque si trovi e di dialogare con tutti coloro che cercano Dio, contribuendo alla scoperta che ogni persona fa nella propria esperienza di “luoghi mistici” nei quali Dio ci viene incontro”.

L’autentica esperienza di Dio fatta in una comunità contemplativa, ci spinge necessariamente a far nostra la missione di Gesù, mandato per proclamare la Buona Novella del Regno di Dio e per la liberazione totale da ogni peccato e oppressione. In quanto carmelitane, la missione della Chiesa forma parte integrante del nostro carisma. Le carmelitane sono nella Chiesa e per la Chiesa, e insieme con la Chiesa al servizio del Regno. Mentre cerchiamo di arricchire la Chiesa con la specificità del nostro carisma e della nostra esperienza orante, collaboriamo a costruire l’unico corpo di Cristo in piena comunione con tutti gli altri membri della comunità cristiana. Questa comunione si rende concreta nell’inserimento nella Chiesa locale”. ( RIVCM 25)

Nessun commento

Aggiungi un commento