Voi siete sale voi siete luce

Voi siete sale voi siete luce:

un munifico atto di fiducia di Dio nei miei confronti consegnato alla manciata di sale e al fascio di luce che è la mia piccola vita.

Voi SIETE : indicativo presente sulla mia identità, sul mio DNA di cristiano: “sapore di Dio, luce della sua stessa luce”.

 Questa è la parola che oggi Dio rivolge a me credente di tutte le latitudini per ricollocarmi ancora una volta e un passo alla volta dentro la consapevolezza di fede di una prossimità, di una appartenenza, di una figliolanza, di un progetto di reciprocità per me e Lui che nasce dal suo amore ed è fiduciosamente affidato alla mia risposta autodeterminata, di essere ciò che sono dentro la mia storia, nel tessuto delle mie relazioni quotidiane, nella mia capacità di essere condivisione.

 …Voi siete il sale della terra ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo;non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.

Dio, facendomi sale e luce, suppone in anticipo la benevolenza, la fiducia, la stima e un grande orizzonte di senso per la mia piena umanizzazione ma mi chiede la reciprocità del farmi per gli altri sale e luce, la capacità di contagiare il sapore e la luminosità dell’esperienza di amicizia con Lui, la disponibilità ad uno sguardo solidale sull’altro per riconoscere anche in lui i tratti di Cristo.

Così dice il Signore:

«Non consiste forse [il digiuno che voglio]

nel dividere il pane con l’affamato,

nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,

nel vestire uno che vedi nudo,

senza trascurare i tuoi parenti?

Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,

la tua ferita si rimarginerà presto.

Davanti a te camminerà la tua giustizia,

la gloria del Signore ti seguirà.

Allora invocherai e il Signore ti risponderà,

implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.

Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,

se aprirai il tuo cuore all’affamato,il puntare il dito e il parlare empio,

se sazierai l’afflitto di cuore,

allora brillerà fra le tenebre la tua luce,

la tua tenebra sarà come il meriggio».

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È questa la “grande provocazione” di essere della compagnia di Cristo,

scoprirsi sua parte, sapere che piccola o grande che sia la propria fiammella

è scintilla del “Roveto sempre ardente” e, grosso o magro che sia il proprio pugno

di sale è pizzico della Sapienza di Dio

… A noi l’impegno di non perdere il sapore facendoci sale, a non perdere la luminosità facendoci luce per chi Lui ci pone accanto.

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