14 Ott Origine dell’Ordine Carmelitano
L’Ordine dei Fratelli della B. V. Maria del Monte Carmelo è una famiglia religiosa, composta da uomini e donne
consacrati, che si sviluppa in seno alla Chiesa, partecipando con gli altri membri del Popolo di Dio alla storia della
salvezza. Nella Chiesa ha ricevuto dallo Spirito Santo una missione peculiare che adempie mediante la fedeltà al
proprio carisma, intimamente legato fin dall’origine al mistero di Cristo, e lo vive seguendo i modelli di Maria e di
Elia.
Liberata la Terra Santa da parte dei crociati, in più luoghi si stabilirono degli eremiti; tra di essi, alcuni, spinti
«dall’amore verso la Terra di Gesù, si consacrarono in essa a Colui che l’aveva acquistata con l’effusione del suo
sangue, per servirlo sotto l’abito di religione e di povertà, rimanendo in santa penitenza». «Ad esempio ed imitazione
del solitario e santo uomo, Elia profeta, conducevano vita solitaria sul monte Carmelo presso la fonte detta di Elia».
All’inizio vivevano in condizioni di spontaneità ai margini delle forme strutturate di vita religiosa già esistenti nella
Chiesa. In seguito, su loro richiesta, S. Alberto, patriarca di Gerusalemme, diede loro una “formula di vita” secondo
l’impegno globale che avevano abbracciato, impregnato dallo spirito dei pellegrinaggi alla Terra Santa e ispirato –
nella sua centralità – alla vita della comunità primitiva di Gerusalemme (Regola, capp 10-15; At 2,42-46; 4,32-36).
La “forma di vita” che fu approvata dalla Santa Sede la prima volta nel 1226 e, più tardi, varie altre volte, diventò
gradualmente una regola propriamente detta, specialmente dopo che Innocenzo IV la adattò alle condizioni di vita
dell’Occidente. Tale adattamento fu dato dal papa quando i Carmelitani cominciarono ad emigrare in Occidente per
sfuggire alle persecuzioni degli avversari e manifestarono la volontà di ottenere un genere di vita «in cui, con l’aiuto di
Dio, avessero la gioia di giovare alla salvezza propria e a quella del prossimo». La trasformazione della Regola, fatta
da Innocenzo IV (1247), fece sì che i Carmelitani, pur mantenendo anche il genere di vita «secondo il tenore della
Regola», cioè eremitica, si mettessero al servizio della Chiesa, seguendo l’ideale comune degli Ordini della fraternità
apostolica, conservando tuttavia, come nota caratteristica, la vita di orazione, secondo le prescrizioni della Regola che
ingiunge l’assidua meditazione della legge del Signore e comanda di essere vigilanti nell’orazione e di rivestirsi delle
armi spirituali. Questa nota rifulse nel corso dei secoli, sia fra i religiosi che nella Chiesa, come la prerogativa del
Carmelo, specialmente a motivo dei maestri di vita spirituale che Dio suscitò nell’Ordine. Questa Regola di S. Alberto
contiene, nella sua semplicità, un’unità interna dinamica, costituisce la fonte principale della vita del Carmelo in
quanto Ordine e ne traccia le linee matrici dello spirito. ( Cost. IV, 10-12 )
(Origine e Ispirazione dell’ Ordine Carmelitano)
Remo sandri
Pubblicato alle 19:02h, 21 DicembreMolto bello ,non conoscevo la storia