Noviziato di Giuditta

19 Marzo 2014 Giuditta Novizia

Nella solennità di San Giuseppe Giuditta ha incominciato il tempo di Noviziato: un periodo di formazione con il quale “inizia” formalmente la vita religiosa nell’Ordine. Tempo in cui la persona vive un percorso di particolare interiorizzazione dei valori della vita carmelitana  attraverso lo studio e la frequentazione della Parola di Dio, della Regola e della spiritualità carmelitana, condividendo integralmente la vita comunitaria in preparazione alla professione dei consigli evangelici di obbedienza, povertà e castità.

noviziato

San Giuseppe non solo è protettore e maestro di silenzio ma padre di contemplazione: è stato il primo a vivere l’incanto del  Verbo fatto carne insieme a Maria! Possiamo immaginare il suo stupore e la sua meraviglia dinanzi a tanta grazia e a questo Mistero che sin da subito l’ha coinvolto negli affetti più cari e nella vita più quotidiana. Durante il tempo del noviziato questa figura straordinaria, particolarmente legata alla vita di Gesù e Maria, viene approfondita, frequentata nella spiritualità dell’Ordine  e nella tradizione patristica. I suoi atteggiamenti e le sue virtù sono modello di vita nascosta in Cristo.

San Giuseppe, Padre di Gesù secondo la Legge

La storia di Giuseppe affonda nella scrittura; ultimo tra i patriarchi, attraverso la via semplice del sognoviziatono riceve dal Signore il suo mandato(cfr Gn 28, 12-14; Mt 1, 20-24). Così come il Giuseppe dell’Antico Testamento, è l’uomo giusto e fedele (Mt 1, 19) che Dio ha posto a capo della sua famiglia, quale custode della sua casa. Giuseppe fa da collegamento con la discendenza di Davide (Mt 1, 1-16; Lc 3, 23-38) è padre di Gesù secondo la Legge. Sposo di Maria, conduce la Famiglia di Nazareth nella fuga e ritorno dall’Egitto, ripercorrendo il cammino dell’Esodo (Gn 37; 50, 22-26; Mt 2, 13-21).

Questa festa del santo patriarca appare nell’Ordine Carmelitano nella seconda metà del XV secolo. Nel 1680 il capitolo generale eleggeva all’unanimità San Giuseppe a protettore primario dell’Ordine.

Nel 1847 Pio IX lo ha dichiarato patrono della Chiesa universale e Giovanni XXIII ha inserito il suo nome nel Canone romano.

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