Monastero Janua Coeli

Elisabetta della Trinità

“Mi sembra che l’atteggiamento della Vergine sia il modello delle anime interiori, delle creature che Dio ha scelto per vivere al di dentro, nel fondo dell’abisso senza fondo” b. Elisabetta della Trinità

sughera in monastero

giardino del Monastero

Il Carmelo ricorda il giorno 8 novembre una giovane monaca carmelitana, morta a 26 anni, che ha percorso il sentiero della montagna attraverso l’esperienza dell’entrare dentro di sé, camminando fino a seppellirsi nei suoi Tre, come una preda, in quello spazio profondo del cuore che pochi uomini scoprono di avere. È esperienza comune sentir parlare, anche in ambienti impegnati, di un corpo e di un’anima o poco più. E se ne parla perché in realtà si è fatta esperienza appena di corpo e di anima. E lo spirito? è riservato ai santi? cosa è questo spirito dell’uomo che lo fa essere al di sopra di ogni giudizio umano come dice Paolo? L’uomo spirituale è forse l’uomo disincarnato, quello che pensa solo alle cose di Dio e disdegna le cose terrene? Costui sarebbe un ibrido di uomo! Lì dove l’uomo entra in contatto con il suo Dio, nelle profondità di una percezione fugace e impercettibile, ma che lascia il segno, lì è lo spirito. Dove tutte le voci si sbiadiscono e i pensieri tacciono, le sensazioni si acquietano e il tempo sembra non esserci più… dove tutto sembra lontano e vicino, e nulla disturba la pace di un riposo di tutte le forze e potenze… dove la soglia è impercettibile e il Mistero ti chiama a pensare tutto daccapo, a rileggere ogni avvenimento e a riconquistare i tuoi sentimenti rigenerati… in questa area interiore, che è la terra dell’incontro con Lui presente in noi, Elisabetta della Trinità ha vissuto i suoi pochi anni, perennemente attratta da un sacro ascolto di Dio, e ha percorso il sentiero dell’essere in pienezza “lode di gloria” al Dio vivente.

Viene spontaneo dire: Non è roba per me questa… è tanto se faccio le mie preghiere del mattino e della sera… E invece sì, è roba per te, per me, per tutti. Perché Elisabetta della Trinità conduceva una vita molto semplice e comune, tra le sorelle del monastero. Ma aveva saputo incontrare il suo Signore percorrendo i sentieri del suo mondo interiore, tracciati dal Silenzio, ascoltando la vita. Possiamo anche noi salire la montagna dell’Amore scendendo negli abissi del di dentro, in quell’abisso senza fondo che è l’ascolto di Lui, Parola … diventare come Maria, modello delle anime interiori, capaci di mettere continuamente a confronto nel cuore (e questo è meditare) tutti gli eventi della nostra e altrui vita per essere il sentiero che la Sua Parola percorre per tornare, incarnata, nel mondo.

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