I domenica di Quaresima 2014

La Parola di Dio di questa prima domenica di Quaresima, presentandoci l’esperienza di Adamo nell’Eden e di Gesù nel deserto, evidenzia come qualsiasi vicenda umana si snoda dentro scelte più o meno consapevoli di esperienze che forgiano, condizionano, orientano, esaltano, o sfiancano la dignità personale. Tali vicende vissute nella logica dell’autoreferenzialità e autosufficienza possono darci il gusto desiderabile del piacere momentaneo ma ci proiettano ad una nudità esistenziale umiliante; declinate, invece, con il paradigma della fiducia/figliolanza, aprono uno squarcio di fiducia sulla paternità/maternità di Dio, ricollocando e proiettando la nostra umanità in un chiaro e definito orizzonte di significato e di speranza.

Gli uomini di sempre, come me e te che leggi, subiamo nel quotidiano della nostra vita e delle nostre relazioni, il fascino dell’Io e possiamo facilmente rimanere imbrigliati nei lacci dell’egocentrismo, dell’individualismo, e spesso anche dall’egoismo arrivando ad idolatrare noi stessi in allucinanti deliri di onnipotenza.

Noi non siamo tentati dal serpente, né qualcuno ci suggerisce di cambiare le pietre in pane ma ci troviamo costantemente a poter scegliere tra il potere dell’io e la potenza del noi, di pensare al nostro tornaconto, avere tutto e subito, vivere il carpe diem, dichiarare insofferenza e/o rifiuto nei confronti di chi non la pensa o non fa come noi, o piuttosto, possiamo lasciarci plasmare da Dio riconsegnandogli fiduciosamente la nostra polvere, far agire lo Spirito che Egli soffia in noi divenendo persone nuove, lasciarci condurre nel deserto per recuperare, ricostruire, rinsaldare, quell’alleanza d’amore che da sempre ha stabilito con noi.

Interessante, arduo e provocatorio l’invito di Dio alla mia conversione … Già dai primi passi nel cammino quaresimale mi dimostra quanto gli stia a cuore, quanta fiducia abbia in me, quanto desidera la mia felicità….

Nasce allora nel petto spontanea una preghiera:

Crea in me o Dio un cuore puro,

rinnova in me uno spirito forte.

Soffia su di me il Tuo alito di vita,

Tu che torni ancora una volta a me perché io torni a Te;

Tu che, scrutandomi vagante nei deserti dell’anima,

mi fai sentire l’arsura

e una grande sete di te,

perché Tu hai infinita sete di me

Tu che bruci il mio cuore dal desiderio di Te,

perché da sempre e per sempre mi desideri.

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